Libretto postale non pignorabile

Il libretto postale non pignorabile esiste? L’argomento dei debiti e del successivo pignoramento suscita sempre un grande interesse per via della crisi economica e della pandemia che hanno peggiorato la situazione lavorativa, con la conseguente perdita di un sacco di posti di lavoro nel nostro paese. 

Molte persone si ritrovano a dover fare i conti con rate di mutui non pagate e con debiti insoluti, per questo motivo sempre più spesso si pongono la domanda se il libretto di risparmio postale sia pignorabile o meno.

Cosa vuol dire pignoramento?

Prima di addentrarci nello specifico, riteniamo opportuno dover chiarire cosa sia un pignoramento e per quale motivo viene messo in atto dalle autorità.

È un atto di espropriazione su istanza del creditore. La sua funzione è quella di vincolare i beni del debitore sottraendoli alla sua disponibilità.

Vedere i propri beni o le proprie somme essere oggetto di pignoramento è una delle situazioni più difficili che possano capitare ad una persona. 

Il pignoramento può essere di tre tipi:

  • Immobiliare (riferito ai beni immobili);
  • Mobiliare (se ha per oggetto cose mobili);
  • Presso terzi (beni del debitore che sono nella disponibilità del terzo, come ad es. il conto corrente).

In questo articolo ci occuperemo dell’ultima forma di pignoramento e più in particolare di quella riferita al libretto postale. 

Che cos’è il libretto di risparmio?

Il libretto è uno strumento postale o bancario che il cliente ottiene per depositare i propri risparmi.

Con l’apertura di un libretto la banca o la posta acquisiscono la titolarità del denaro versato dal risparmiatore, con l’obbligo di restituirlo in qualsiasi momento. 

Le operazioni che si possono svolgere sono molto limitate, in quanto le uniche azioni che si possono effettuare sono i prelievi e i versamenti. 

Il libretto postale è pignorabile?

I libretti postali sono pignorabili? Spesso e volentieri, questo strumento finanziario non viene visto come un oggetto di riscossione di un debito, ma la realtà è ben diversa.

Il libretto può essere tranquillamente pignorato dalle autorità competenti, per cui, se pensi che spostare le tue somme di denaro dal conto corrente al libretto postale, possa salvarti da questa pratica, sei completamente fuori strada. 

Col pignoramento presso terzi, il creditore può sottoporre a pignoramento anche il libretto postale, esistono comunque delle limitazioni a salvaguardia del risparmiatore che permettono di non pignorare l’intera cifra presente sul libretto, analizziamole di seguito.

Nel caso in cui il libretto non venga utilizzato per l’accredito di uno stipendio o di una pensione, il denaro può essere sottoposto a pignoramento per intero.

Qualora la somma di denaro sia vincolata a un reddito da lavoro o pensione, se la cifra è inferiore a 1.373,97, non potrà essere pignorata, se in caso contrario sarà superiore, la parte in eccedenza verrà consegnata al creditore (salvo diverse disposizioni da parte del Giudice).

Conclusioni

Ricapitolando, anche il libretto postale può essere sottoposto alle procedure di pignoramento, gli unici strumenti finanziari esenti da questa pratica sono le polizze assicurative (es. polizza vita) che sono impignorabili ed insequestrabili.


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